Orario Estivo Sede Operativa

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Cara Socia/o,

considerando le frequenti “ondate di calore” che si avvicendano sempre più spesso,

 l’orario Estivo a partire da Martedì 24 Giugno sarà dalle 16 alle 18 il Martedì ed il Venerdì.

Quando enterà in vigore l’orario Invernale, sarà nostra cura comunicarlo.

Una buna estate a tutte.

Ass.ne Il Seno di Poi OdV

Il potere della condivisione nei gruppi AMA: intervista a Francesca Fagioli

Il potere della condivisione nei gruppi AMA: intervista a Francesca Fagioli

Scritto da alicespiga82

Dopo avervi raccontato Che cosa sono i gruppi AMA – Auto Mutuo Aiuto, oggi ho il privilegio di presentarvi Francesca Fagioli.

Francesca svolge il ruolo di facilitatrice all’interno del gruppo AMA Sempre Insieme, rifondato di recente dall’Associazione Il Seno di Poi OdV.

Insieme a lei, entriamo nel merito di come si diventa una facilitatrice e che cosa significa esserlo, e approfondiamo quali benefici hanno le donne che entrano in questo cerchio di condivisione protetto.

1. Il suo incontro con Il Seno di Poi OdV

Cara Francesca, quando e perché hai scelto di iniziare la tua collaborazione con l’Associazione Il Seno di Poi?

Nel 2021 mi sono operata per un tumore al seno, e insieme alle cure è iniziato per me un nuovo percorso di vita e crescita interiore.

Ho maturato il desiderio di dare alle persone che vivono la malattia il supporto che ho avuto io e che mi ha permesso di ricercare una guarigione più profonda.

Ho quindi scelto di svolgere vari percorsi di crescita personale e professionale, e in particolare mi sono formata nel coaching oncologico.

Mi sono avvicinata all’Associazione Il Seno di Poi nel 2024 per conoscere la loro realtà, per condividere la mia storia e magari offrire un contributo.

Sono molto grata della sensazione di accoglienza che ho avuto e che ancora sento quando vado in Associazione.

2. L’esperienza dei gruppi AMA

Quando e perché hai scelto di diventare facilitatrice per i gruppi AMA? Hai svolto un corso di formazione?

Ho deciso di diventare facilitatrice per i gruppi AMA perché credo nell’integrazione di diversi strumenti di aiuto per supportare le persone nei momenti di difficoltà, e l’Auto Mutuo Aiuto è una preziosa risorsa.

Nel 2024 ho svolto il corso di formazione promosso dal Coordinamento del progetto “Rete dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto” dell’AUSL di Bologna.

Volevo sia collaborare con il Coordinamento sia facilitare un gruppo dedicato alle donne in cura per tumori della sfera femminile.

Grazie all’Associazione Il Seno di Poi, ho scoperto del loro gruppo AMA Sempre Insieme, sospeso a causa del Covid e non più ripartito; mi sono quindi proposta per ricreare il gruppo insieme a loro e facilitarlo.

3. Essere di aiuto per dare un senso alla propria storia

Da un punto di vista personale e professionale, che cosa ti sta insegnando questa particolare esperienza?

La prima cosa che mi viene in mente è quando ho creato e distribuito il volantino del Gruppo AMA Sempre Insieme.

È stato emozionante tornare in ospedale, in quei posti che hanno rappresentato le “tappe” del mio percorso, per lasciare qualcosa che potesse offrire aiuto a donne che erano lì, come ero stata lì io: mi ha aiutato a dare un senso alla mia storia.

E poi ogni esperienza che viene portata negli incontri insegna qualcosa: la forza del gruppo è crescere insieme e supportarsi condividendo le proprie storie, che dicono sempre qualcosa anche di te.

Al di là della mia funzione di facilitatrice, nel gruppo siamo tutte pari, e ognuna è una risorsa per tutte le altre, anche per me.

4. Il gruppo AMA Sempre Insieme

Da quando hai iniziato a facilitare il gruppo AMA Sempre Insieme, c’è un momento o un episodio che ti ha colpita in maniera particolare? Ce lo puoi raccontare?

Ci sono tanti momenti che mi hanno colpito, ma sono conservati dentro di me e all’interno del gruppo: la riservatezza è una delle caratteristiche dei gruppi AMA e quello che avviene negli incontri rimane lì e solo lì.

Non è solo una garanzia di anonimato, ma proprio perché il gruppo è uno spazio protetto, in cui si possono togliere le “maschere” in libertà, sapendo che nulla uscirà da lì e avendo ben chiaro che l’assenza di giudizio è il presupposto del gruppo.

Però posso dire che è molto bello vedere come persone, che nella vita non si conoscono, tengano così tanto a sostenersi reciprocamente: è una forma di generosità e di ascolto emozionante.

Nel gruppo si piange e si ride, e l’ironia è fondamentale: quando abbiamo parlato della sfera sessuale legata alle terapie siamo riuscite a sdrammatizzare e a farci grasse risate!

Per chi volesse partecipare, il Gruppo si riunisce di venerdì, ogni 15 giorni, dalle 17:30 alle 19:00, presso il Salone Roncati della Casa della Salute Porto-Saragozza di Via Sant’Isaia 90 (Bologna).

I prossimi due incontri saranno il 27/06/2025 e 11/07/2025, poi pausa estiva e si ricomincia a settembre. Per contatti e informazioni, consiglio di scaricare la locandina dell’iniziativa.

Il Seno di Poi_Gruppo di Auto Mutuo Aiutoscarica il PDF

5. I benefici di partecipare a un gruppo AMA

In quali modi questo gruppo sta aiutando le donne partecipanti? Quali benefici/giovamenti raccontano di ottenere?

La condivisione con chi sta vivendo la tua stessa esperienza è terapeutica: la storia di ognuna è unica e irripetibile, ma sai che l’altra può capirti davvero perché vive sulla sua pelle quello di cui parli, e questo tipo di comprensione ti fa aprire con più libertà e ti fa sentire meno sola e meno frustrata.

Sapere di avere uno spazio di questo tipo è di grande conforto e per nulla scontato, perché anche quando si è circondate dall’affetto e dal sostegno delle persone care, il senso di solitudine arriva.

Nel gruppo non si è più sole e si possono trovare insieme strategie per fronteggiare i problemi, diventando anche risorse per le altre.

Tutto questo genera una sensazione di reciprocità e di utilità, che ti può far vivere l’esperienza della malattia con un maggiore potere personale.

Poi il valore aggiunto sono le donne del gruppo “storico”, che hanno fondato l’Associazione e che oggi portano, a chi si trova nella prima fase di malattia, l’esempio vivente e molto rassicurante di come da un’esperienza così non solo si possa sopravvivere, ma si possano anche creare cose meravigliose.

6. Il consiglio di Francesca Fagioli per le donne in rinascita

Ti chiedo, infine, un consiglio per le donne che stanno affrontando il percorso della malattia e della rinascita.

La prima cosa che mi viene da dire è di avere la forza di chiedere aiuto; non è sempre facile, perché la nostra società dipinge la fragilità come qualcosa di negativo, quando invece è una caratteristica dell’essere umano. Non dobbiamo per forza tenere duro e farcela da sole.

Quindi consiglio di informarsi per conoscere le risorse disponibili che possano fornire il tipo di sostegno di cui si sente bisogno. Ogni persona è unica e il tipo di supporto necessario può essere diverso da donna a donna.

Poi il consiglio è di trovare la strada per riuscire ad amarsi di più: «Per prima cosa ama te stessa e tutto il resto andrà a posto» (cit.).

Occorre cambiare quelle dinamiche che osservo spesso nelle donne e che portano a mettere in secondo piano i propri bisogni, a trattenere le emozioni, a sentire un alto senso del dovere.

Bisogna imparare a prendersi spazio, a riconoscere ed esprimere le emozioni, ad ascoltarsi per capire cosa ci piace fare e cosa ci nutre nel profondo.

L’esperienza del tumore segna un prima e un dopo nell’esistenza di una persona, e la guarigione necessaria, per trasformare quel “dopo” in una rinascita, passa dal curare la persona nella sua totalità: mente, corpo, anima.

Credo fortemente che anche nel dolore esista la possibilità di rinascere e riscoprire sé stessi. È un potere che abbiamo.

Chi è Francesca Fagioli

A seguito dell’esperienza diretta con un tumore al seno, ha compreso quanto sia fondamentale affiancare al percorso medico una profonda trasformazione interiore. Da lì, ha iniziato un cammino di crescita personale – un percorso che continua ogni giorno e che considera parte integrante della sua guarigione.

Oggi – oltre al suo lavoro – come Cancer Coach qualified Pratictioner formata presso la Cancer Coach Academy di Mara Mussoni accompagna le persone che vivono la malattia oncologica e sentono il bisogno di attribuire un significato nuovo e più profondo a ciò che stanno attraversando.

Unisce la sua formazione accademica in Sociologa della salute e degli stili di vita alla sua esperienza nell’ambito della metodologia dell’Auto-Mutuo-Aiuto, per promuovere il processo di crescita personale e di acquisizione di potere della persona sulla propria vita, attraverso la condivisione, il sostegno reciproco e la scoperta delle proprie risorse.

Ama la danza come espressione autentica di vita e di libertà. In particolare, pratica Danza dei 5Ritmi, una forma di meditazione in movimento che le permette di connettersi profondamente con il suo sentire.

Francesca Fagioli

Per approfondire

Si consiglia la lettura dell’articolo Che cosa sono i gruppi AMA – Auto Mutuo Aiuto e la consultazione del sito dell’AUSL di Bologna, dove trovate anche l’elenco dei gruppi attivi sul territorio.

I gruppi di Auto Mutuo Aiuto racconteranno le loro esperienze all’evento AMA VIVENTE 2025, che si terrà a Bologna sabato 25 ottobre presso la Biblioteca Sala Borsa. Siete tutti invitati!

Ama Vivente 2025 pdfScarica in PDF

Per l’Associazione Il Seno di Poi OdV, vi ricordo che ne ho parlato anche nelle interviste a Morena Casarini – presidente de Il Seno di PoiPaola Falleroni – direttrice del coro e Raffaella Pagani – referente del laboratorio teatrale LE SALAMANDRE.

I benefici del canto corale: intervista a Paola Falleroni

I benefici del canto corale: intervista a Paola Falleroni

Scritto da: alicespiga82

Il caso ha voluto che mi ammalassi di cancro al seno nel 2020, in piena emergenza sanitaria. Ogni volta che andavo a fare visite e terapie, vedevo i volantini delle Associazioni appesi in reparto: tutte attività bellissime, e tutte sospese a causa del Covid.

Quando finalmente l’emergenza sanitaria ha allentato le sue regole, la prima cosa che ho fatto è stata prendere contatto con le due Associazioni per il tumore al seno che hanno sede a Bologna:

  • Donne al Centro (con sede dentro l’Ospedale Bellaria)
  • Il Seno di Poi OdV (con sede presso la Casa della Salute Porto – Saragozza).

Sono quindi molto contenta di potervi presentare le donne speciali che fanno parte di queste Associazioni, iniziando da Paola Falleroni, che oggi dirige il coro Antonella Alberani, creato da Il Seno di Poi.

L’incontro con queste primissime Donne in Rinascita per me è stato fondamentale. Mi sono sentita da subito meno sola e meno isolata, accolta in un cerchio di donne che potevano capire quello che stavo provando, e che possono comprenderlo tutt’ora.

1. La nascita del coro Antonella Alberani.

Cara Paola, quando e come è nata l’idea di creare un coro composto da donne che vivono o hanno vissuto l’esperienza del cancro al seno?

Nell’estate del 2011 muore Antonella Alberani, una delle 9 socie fondatrice de Il Seno di Poi OdV, e amica carissima di molte di noi. Con lei avevo parlato dell’idea di creare, come attività dell’Associazione, un Coro.

Il Seno di Poi aveva già altre attività creative:

  • Le penne fluttuanti, laboratorio di scrittura espressiva condotto da Loredana D’ Emelio
  • Il giardino della Lana condotto da Milvia Poppi

Un’attività musicale di gruppo avrebbe invece costituito una possibilità in più di stare insieme e, attraverso un linguaggio universale e potente come il canto corale, poter stare bene interiormente.

Alla sua scomparsa, d’accordo con le altre, decidemmo di dare concretezza a quell’idea e dedicare il Coro ad Antonella. Aggiungo che creare questa attività fu possibile anche grazie alla decisione dei fratelli Alberani di devolvere all’associazione le donazioni ricevute alla scomparsa di Antonella.

Il coro è nato come un coro a voci pari femminili; le Coriste nei primi anni erano per la quasi totalità donne che avevano fatto il percorso oncologico, poi pian piano c’é stato un turn over.

Sono arrivate anche donne non necessariamente operate di tumore al seno. Infine, dopo l’epidemia di Covid, con una decisione non condivisa da tutte, ma necessaria per il Coro, è stato deciso di aprire alle voci maschili. 

2. L’esaltante esperienza di farne parte.

Che cosa ha significato e cosa significa oggi, per te, essere parte del coro?

Il Coro è stato ed è una parte importante della mia vita. Esaltante sempre, perché da sempre amo la musica e poterla “fare” e non solo ascoltare è entusiasmante. Ed è un’attività di gruppo che rimane, da un punto di vista esistenziale, la dimensione che preferisco, quella che mi è più congeniale.

Nel gruppo AMA da cui è nata la nostra Associazione i valori dell’accoglienza, ascolto, rispetto e aiuto reciproco sono fondamentali e si sono trasposti in tutte le attività create. E così è anche nel gruppo Coro.

Le ore passate cantando e imparando sono quella Woolfiana “Stanza tutta per me” che serve a sprigionare l’energia creativa, a farmi godere della bellezza della musica e a stimolare l’apprendimento continuo.

3. I benefici di questa pratica corale.

Quali benefici, fisici e psicologici, avete riscontrato grazie alla pratica del canto corale?

La pratica del canto corale è una pratica, appunto, di gruppo e i benefici fisici che ricercatori e medici attribuiscono a questa attività musicale li abbiamo potuti testare su di noi: un grande benessere dovuto proprio alla musica, alle sue onde sonore, al canto che parte da noi e ci attraversa.

Le endorfine che l’organismo produce cantando sono benefiche, rilassano e danno gioia, non per niente sono gli ormoni del piacere. Fin dall’inizio, per tutte noi, imparare a cantare in coro è stato molto divertente, gratificante e rilassante.

Come disse una volta Renata: «Mi piace moltissimo venire qui, anche perchè l’unico uomo che c’è non porta il camice bianco!» e naturalmente alludeva al nostro pazientissimo Maestro Gian Marco Grimandi.

Gli effetti psicologici vanno in sintonia con quelli fisici, diciamo che gli uni e gli altri si potenziano vicendevolmente: la musica che vibra intorno e dentro di noi al cenno del nostro Maestro, da quella popolare emiliana e straniera, ai canti Sacri a quelli rinascimentali e barocchi è armonia pura: è bellezza.

4. Il consiglio di Paola Falleroni per le donne in rinascita.

C’è un consiglio che vorresti offrire a una persona che sta affrontando la malattia e la rinascita?

Nessuno può prescindere dal proprio vissuto e dal proprio carattere, quindi dare consigli è cosa molto difficile, ma quando si attraversa un periodo così duro come quello di una malattia oncologica forse quello che accomuna la maggior parte di chi si ammala è una grande solitudine e un grande disorientamento.

Sensazioni che si possono avvertire profondamente pur in un contesto di relazioni parentali e amicali intense e soddisfacenti. Quindi, se se ne sente il bisogno, il mio consiglio è quello di cercare un aiuto che possa portarci fuori dal momento di alienazione che si vive, sostenerci mentre passiamo il guado.

Un’associazione di donne che hanno attraversato la stessa esperienza può essere la risposta a quella solitudine, alla sensazione di essere stata espropriata della propria vita, all’angoscia di fronte a domande difficili.

Per me il gruppo di Auto Mutuo Aiuto, presente nell’allora Consultorio Roncati e oggi parte della Casa di Comunità Porto Saragozza, è stato fondamentale, come il percorso di sostegno psicoterapeutico che veniva offerto.

Altrettanto importante è poter fare qualche attività di gruppo o in gruppo: cantare, dipingere, ballare, scrivere: quelle attività che magari abbiamo praticato da ragazzine, o che ci sarebbe sempre piaciuto provare a fare e non abbiamo mai fatto.

Riprendere il contatto con la nostra creatività, in un momento cosi faticoso, è un toccasana: ci accorgeremo quanto la nostra anima avesse bisogno di essere nutrita e quanto questo ci renda felici.

Il video correlato

Ho scelto un canto particolare, appartenente alla tradizione dei nativi americani, interpretato dal coro Antonella Alberani. Buon ascolto!https://www.youtube.com/embed/bijB2Tfa5uA?feature=oembed

Chi è Paola Falleroni

73 anni, marchigiana, Paola Falleroni vive a Bologna (e la ama appassionatamente) dal 1983. È stata operata di carcinoma mammario nel 2001, quando suo figlio aveva 7 anni. Ha fatto quadrantectomia, chemioterapia, radioterapia e terapia ormonale prima all’ospedale Maggiore poi all’ospedale Bellaria. Grazie al suggerimento della dottoressa Adelina de March, ginecologa scomparsa nel 2007, è entrata nel percorso ASL per donne operate di cancro al seno. Ha fatto parte del gruppo AMA – Auto Mutuo Aiuto che, nel 2006, ha dato vita all’associazione Il Seno di Poi OdV. È stata Presidente dell’Associazione per 2 mandati (dal 2009 al 2015) e ora è parte del Consiglio Direttivo. Dal 2011 è Presidente del coro “Antonella Alberani”.

Paola Falleroni

Rinnovo cariche associative

Rinnovo cariche associative

Bologna, 29 maggio 2025

Cara Socia/o,

ogni tre anni,   come da Statuto,  si rinnova il Consiglio Direttivo dell’Associazione e quest’anno sarà nel prossimo mese di ottobre.

Tutte le Socie e soci, in regola con il pagamento della Tessera Associativa, si possono candidare al ruolo di Consigliere.

Le candidature dovranno essere presentate, mandando una mail a   ilsenodipoi.odv@gmail.com, entro e non oltre il 31 Agosto 2025.

Al termine delle votazioni, il  nuovo Consiglio direttivo,  elegge al suo interno, il Presidente, il Vice Presidente ed il Tesoriere.

Allego per conoscenza lo Statuto dell’Associazione, pregando di leggere con  particolare  attenzione  l’Art. 9 che spiega il ruolo di Consigliere.

Auguro a tutte/i una serena estate.

La Presidente uscente

Morena Casarini

CORSO NORDIC WALKING APRILE-MAGGIO 2025

CORSO NORDIC WALKING APRILE-MAGGIO 2025

Al Parco di Villa Angeletti Via dei Carracci -Bologna (nel parcheggio) si è portato a termine il nuovo ciclo di Nordic Walking per il 2025.

Il Corso (gratuito) condotto da Flavia Calzà, istruttrice federale, si è svolto tutti i lunedì feriali dal 7 aprile 25  al  26 maggio 25 per un totale di 8 incontri.

Come sempre, per chi non era in possesso dei bastoncini sono forniti in uso gratuito per la durata del corso.

Condividiamo con piacere alcuni scatti del nostro gruppo di socie.

Cari saluti.

Ass.ne Il Seno di Poi OdV

In autunno partirà un nuovo ciclo.

Un’occasione da non perdere!